Di seguito il testo della mozione generale approvata dal Primo Congresso Nazionale del Partito Pirata:
Il Partito Pirata in Italia, riunito nel 1° Congresso Nazionale “Conoscenza oltre le distanze, oltre le frontiere, oltre la paura” convocato, in sede virtuale, per i giorni 17, 18 e 19 aprile 2020:
Ricorda la sua vocazione transnazionale in quanto soggetto fondatore e partecipante, insieme agli altri Partiti Pirata dei paesi facenti parte dell’Unione Europea, del Partito Pirata Europeo, presente nel parlamento dell’Unione Europea con quattro deputati eletti nelle liste del Partito Pirata Tedesco e del Partito Pirata Ceco.
Riconosce la necessità storica della transizione allo stato di diritto da parte dello Stato italiano, da attuare mediante il superamento della previgente situazione di mera democrazia “reale” (cioè totalitarismo democratico) per approdare alla democrazia aperta:
- attraverso la ricostituzione del rapporto interrotto tra corpo elettorale localizzato e suo rappresentante, senza intermediazione alcuna che interrompa tale relazione;
- attraverso la realizzazione dell’uguaglianza dei cittadini, sia persone fisiche che giuridiche, compreso e non escluso lo Stato, nelle sue articolazione, con conseguente eliminazione di tutte le norme che generino posizioni di privilegio;
- attraverso il recupero, rispetto alla situazione d’emergenza in essere, delle prerogative del parlamenti e dei singoli parlamentari, rispetto all’esercizio da parte del Governo e della pubblica amministrazione dei poteri loro conferiti per la soluzione della situazione d’emergenza;
- attraverso la costruzione di una società basata sul reddito universale di esistenza, unico e vero grimaldello per scardinare la logica lavoro-schiavitù frutto della rivoluzione post-industriale in grado di elevare i cittadini da sudditi a pilastri di ogni democrazia.
Riconosce, altresì, la necessità storica della transizione dall’attuale Unione Europea, nata come comunità economica tra stati indipendenti e sovrani, ad una strutturazione federale quale gli Stati Uniti d’Europa, ente con precise ed esclusive funzioni (es. difesa, esteri, sicurezza interna federale, politica monetaria e politica fiscale autonoma) costituito in soggetto terzo ed autonomo rispetto ai singoli stati nazionali, allo scopo di evitare posizioni interne di egemonia da parte di alcuni stati nazionali rispetto agli altri.
Ribadisce come prioritaria la difesa dei diritti umani di ogni persona, come individuo singolo anche nelle aggregazioni, così come sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea (CDFUE), stimolando l’incontro tra pari e contro le gerarchie dello Stato o di qualunque ente che pretenda di annullare i diritti umani in proprio favore.
Evidenzia come essenziale la difesa, quale primus inter pares, della libertà personale come tutelata dalla Costituzione italiana nell’art. 13 che ne prevede la compressione solo attraverso la duplice garanzia del provvedimento giudiziario, diretto alla singola persona e non alla generalità, ed in base ad una legge dello Stato che preventivamente fissi i casi e modi, imponendo che la doverosa azione pubblica per la soluzione dell’emergenza epidemica sia realizzata senza ricorrere alla violazione dei diritti fondamentali.
Conferma come altrettanto prioritaria l’affermazione e la promozione del diritto alla conoscenza, del diritto alla privacy, del diritto alla libera circolazione delle idee, delle persone e dei beni, attraverso la difesa della libertà di circolazione all’interno di ogni media ed in particolare dello spazio virtuale chiamato internet, respingendo, in ogni caso, ogni censura, non solo di stato, in favore dell’affermazione dei diritti aletici (da ά λεθεια cioè verità).
Il 1° Congresso Nazionale del Partito Pirata in Italia invita i pirati, e chiunque condivida il contenuto di questa mozione, impegnando gli organi dirigenti se approvata con la maggioranza qualificata prevista dallo statuto vigente, a perseguire prioritariamente i seguenti
OBBIETTIVI
a) promuovere la creazione degli Stati Uniti d’Europa, quale vero stato federale, in sostituzione ed eliminazione dell’attuale Unione Europea, che è mera estensione dei governi nazionali e non dei parlamenti nazionali, ente privo di democrazia, anche nella forma insufficiente esistente in Italia, ed in prima applicazione promuovere l’attribuzione delle funzioni legislative ad un parlamento federale, espressione dei cittadini europei e non delle nazionalità degli stati membri, sottraendo il parlamento europeo, ed i parlamenti nazionali, alle tecnocrazie, alle burocrazie e, soprattutto, ai governi degli stati membri (attraverso il Consiglio Europeo costituito dai rappresentanti dei poteri esecutivi nazionali);
a-bis) promuovere l’introduzione, nei nuovi Stati Uniti d’Europa, di un reddito universale di esistenza, da erogare senza condizione alcuna a tutti i cittadini europei, eventualmente differenziato a seconda del reale costo della vita nelle diverse regioni, ma comunque in grado di provvedere al completo sostentamento del singolo individuo;
b) promuovere la campagna europea sul file-sharing, quale primo passo per l’affermazione della società della conoscenza, basata sul diritto di ognuno di accedere liberamente alle conoscenze scientifiche, culturali e politiche, nonché ai dati, specialmente prodotti dal settore pubblico, o privato con significativi impatti sulla vita dei cittadini, con una particolare attenzione ai dati di identificazione, profilazione, in particolare ai cosiddetti dark-data; pertanto impegnarsi attivamente per dare corpo prima di ogni altra cosa alla proposta di European Citizen Initiative proposta dal Partito Pirata al Meeting dei Pirati d’Europa nel novembre 2019;
c) rigettare ogni forma di censura, in particolare e soprattutto, la censura di stato, su ogni media in cui le informazioni, i dati aggregati o meno, la conoscenza in ogni sua forma siano veicolati e distribuiti e, massimamente, su internet, favorendo, invece ed in contrapposizione alla censura, non solo quella di stato, l’affermazione dei diritti aletici (da άλεθεια cioè verità) come ulteriori diritti umani;
d) pretendere che le limitazioni alle libertà fondamentali dei cittadini e delle persone vengano ridotte al minimo necessario e sufficiente per far fronte all’attuale emergenza, e che vengano eliminate, in automatico, alla soluzione dell’attuale epidemia e che i parlamenti europei non deleghino alle tecnocrazie ed alle burocrazie le decisioni collettivamente vincolanti;
e) pretendere, quindi, che la libertà personale di ogni persona, cittadino o no, non sia compressa mediante provvedimenti generici e generali, in aperta violazione dell’art. 13 della Costituzione italiana, ma attraverso provvedimento del giudice che, accertata la sussistenza delle ragioni di carattere sanitario ostative, disponga la limitazione minima indispensabile, sulla base di una normativa certa e previgente che disciplini i casi ed i modi;
f) vigilare affinché le autorità nazionali, ordinarie e straordinarie, europee ed indipendenti svolgano la loro funzione al servizio dei cittadini e delle persone e contrastare tutte le derive autoritarie che pongono i cittadini e le persone al servizio delle autorità nazionali, ordinarie e straordinarie, europee ed indipendenti.
La mozione alternativa
Di seguito il testo della mozione che non ha ottenuto i voti della maggioranza
MOZIONE GENERALE 1 – CIURCINA – i6857: Per un partito dei diritti individuali e sociali con la persona al centro
Il Partito Pirata, riunito nell’Assemblea congressuale Congresso del Partito per la Conoscenza” convocata in sede virtuale in data 17-18-19 Aprile 2020:
Rilevato che
La recente pandemia evidenzia una cosa molto importante: il valore di una società sta nelle persone che la compongono.
In Italia i cittadini si sono dimostrati estremamente responsabili anche se a volte gli “ordini” delle autorità sono stati contraddittori, illegittimi, irragionevoli od errati e la comunicazione si rivelava gravemente inadeguata.
Se le persone sono la parte più importante, sana, solida, resiliente della società, lo stesso non si può invece dire delle macchine sociali astratte, come per esempio lo Stato, le altre istituzioni pubbliche, le organizzazioni internazionali e il cosiddetto Mercato: ci sarà modo più avanti di verificare cosa ne resterà in futuro.
Abbiamo l’opportunità di proporre la costruzione di una società che mette l’uomo al centro, anziché lo Stato o il Mercato. Ciò significa, in questo contesto, lavorare per correggere gli errori delle sovrastrutture sociali, giuridiche e tecnologiche ereditate dai secoli passati.
Per correggere i “bug” della nostra società, è necessario creare condizioni che favoriscano l’esercizio del diritto alla conoscenza, facilitando il dialogo e il dibattito.
Occorre rimettere nel giusto ordine principî, valori, diritti e interessi in gioco, attuando un bilanciamento tra questi e dando priorità alle cose che contano veramente, come il diritto alla salute, il diritto alla libertà, il diritto alla conoscenza.
La crisi attuale ci dimostra che i diritti devono prevalere sugli interessi e sono tutti ugualmente importanti per la realizzazione della persona: il diritto alla salute e gli altri diritti sociali sono imprescindibili per costruire una società incentrata sulla persona.
La politica deve gestire le complessità, analizzando i problemi in modo da superare l’approccio settoriale, agendo in modo trasparente e verificabile, comunicando in modo chiaro ed esaustivo e adottando decisioni al giusto livello.
Questa crisi, come ogni altra, porterà con sé vantaggi, svantaggi, rischi e opportunità.
Siamo convinti che nei prossimi decenni cambieranno molte cose, alcune oggi imprevedibili: siamo ad un punto di svolta. Non c’è soltanto da ripensare ai piani per monitorare, contenere, mitigare e curare questa o la prossima pandemia. C’è un’intera società da ri-programmare con scelte coraggiose che saranno proposte da diversi attori.
Il governo centrale, che sia nazionale o regionale, dovrà assumere un ruolo di servizio, fungendo da regolatore, coordinatore e facilitatore rispetto alle proposte che arriveranno anche dal basso.
Inoltre la comunicazione tra centro e periferia dovrà essere molto più fluida, veloce e trasparente.
Oggi, invece, appare chiara l’incapacità degli Stati, soprattutto del nostro, di coordinare e modulare gli interventi palesando l’inadeguatezza della classe dirigente e l’impossibilità per la burocrazia di agire con la dovuta efficacia.
L’Assemblea del 18 Aprile 2020 chiede ai pirati, e a chiunque condivida il contenuto di questa mozione, impegnando gli organi dirigenti se approvata con la maggioranza qualificata prevista dallo statuto vigente, di perseguire i seguenti
OBBIETTIVI
A) riaffermare in ogni sede la centralità di tutti i diritti umani, individuali e sociali;
B) riaffermare in ogni sede la centralità della persona e delle relazioni tra pari;
C) agire attivamente per promuovere il cambiamento della società secondo i principi indicati sopra e quindi, per esempio:
(i) istituire il reddito d’esistenza (o Universal Basic Income);
(ii) disapplicare brevetti e altri diritti su beni immateriali quando il loro rispetto mette in pericolo i diritti fondamentali delle persone, come il diritto alla salute;
(iii) legalizzare il file sharing secondo la proposta d’ECI supportata dal Partito Pirata.
Di seguito il testo della mozione generale approvata dal Primo Congresso Nazionale del Partito Pirata:
Il Partito Pirata in Italia, riunito nel 1° Congresso Nazionale “Conoscenza oltre le distanze, oltre le frontiere, oltre la paura” convocato, in sede virtuale, per i giorni 17, 18 e 19 aprile 2020:
Ricorda la sua vocazione transnazionale in quanto soggetto fondatore e partecipante, insieme agli altri Partiti Pirata dei paesi facenti parte dell’Unione Europea, del Partito Pirata Europeo, presente nel parlamento dell’Unione Europea con quattro deputati eletti nelle liste del Partito Pirata Tedesco e del Partito Pirata Ceco.
Riconosce la necessità storica della transizione allo stato di diritto da parte dello Stato italiano, da attuare mediante il superamento della previgente situazione di mera democrazia “reale” (cioè totalitarismo democratico) per approdare alla democrazia aperta:
Riconosce, altresì, la necessità storica della transizione dall’attuale Unione Europea, nata come comunità economica tra stati indipendenti e sovrani, ad una strutturazione federale quale gli Stati Uniti d’Europa, ente con precise ed esclusive funzioni (es. difesa, esteri, sicurezza interna federale, politica monetaria e politica fiscale autonoma) costituito in soggetto terzo ed autonomo rispetto ai singoli stati nazionali, allo scopo di evitare posizioni interne di egemonia da parte di alcuni stati nazionali rispetto agli altri.
Ribadisce come prioritaria la difesa dei diritti umani di ogni persona, come individuo singolo anche nelle aggregazioni, così come sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea (CDFUE), stimolando l’incontro tra pari e contro le gerarchie dello Stato o di qualunque ente che pretenda di annullare i diritti umani in proprio favore.
Evidenzia come essenziale la difesa, quale primus inter pares, della libertà personale come tutelata dalla Costituzione italiana nell’art. 13 che ne prevede la compressione solo attraverso la duplice garanzia del provvedimento giudiziario, diretto alla singola persona e non alla generalità, ed in base ad una legge dello Stato che preventivamente fissi i casi e modi, imponendo che la doverosa azione pubblica per la soluzione dell’emergenza epidemica sia realizzata senza ricorrere alla violazione dei diritti fondamentali.
Conferma come altrettanto prioritaria l’affermazione e la promozione del diritto alla conoscenza, del diritto alla privacy, del diritto alla libera circolazione delle idee, delle persone e dei beni, attraverso la difesa della libertà di circolazione all’interno di ogni media ed in particolare dello spazio virtuale chiamato internet, respingendo, in ogni caso, ogni censura, non solo di stato, in favore dell’affermazione dei diritti aletici (da ά λεθεια cioè verità).
Il 1° Congresso Nazionale del Partito Pirata in Italia invita i pirati, e chiunque condivida il contenuto di questa mozione, impegnando gli organi dirigenti se approvata con la maggioranza qualificata prevista dallo statuto vigente, a perseguire prioritariamente i seguenti
OBBIETTIVI
a) promuovere la creazione degli Stati Uniti d’Europa, quale vero stato federale, in sostituzione ed eliminazione dell’attuale Unione Europea, che è mera estensione dei governi nazionali e non dei parlamenti nazionali, ente privo di democrazia, anche nella forma insufficiente esistente in Italia, ed in prima applicazione promuovere l’attribuzione delle funzioni legislative ad un parlamento federale, espressione dei cittadini europei e non delle nazionalità degli stati membri, sottraendo il parlamento europeo, ed i parlamenti nazionali, alle tecnocrazie, alle burocrazie e, soprattutto, ai governi degli stati membri (attraverso il Consiglio Europeo costituito dai rappresentanti dei poteri esecutivi nazionali);
a-bis) promuovere l’introduzione, nei nuovi Stati Uniti d’Europa, di un reddito universale di esistenza, da erogare senza condizione alcuna a tutti i cittadini europei, eventualmente differenziato a seconda del reale costo della vita nelle diverse regioni, ma comunque in grado di provvedere al completo sostentamento del singolo individuo;
b) promuovere la campagna europea sul file-sharing, quale primo passo per l’affermazione della società della conoscenza, basata sul diritto di ognuno di accedere liberamente alle conoscenze scientifiche, culturali e politiche, nonché ai dati, specialmente prodotti dal settore pubblico, o privato con significativi impatti sulla vita dei cittadini, con una particolare attenzione ai dati di identificazione, profilazione, in particolare ai cosiddetti dark-data; pertanto impegnarsi attivamente per dare corpo prima di ogni altra cosa alla proposta di European Citizen Initiative proposta dal Partito Pirata al Meeting dei Pirati d’Europa nel novembre 2019;
c) rigettare ogni forma di censura, in particolare e soprattutto, la censura di stato, su ogni media in cui le informazioni, i dati aggregati o meno, la conoscenza in ogni sua forma siano veicolati e distribuiti e, massimamente, su internet, favorendo, invece ed in contrapposizione alla censura, non solo quella di stato, l’affermazione dei diritti aletici (da άλεθεια cioè verità) come ulteriori diritti umani;
d) pretendere che le limitazioni alle libertà fondamentali dei cittadini e delle persone vengano ridotte al minimo necessario e sufficiente per far fronte all’attuale emergenza, e che vengano eliminate, in automatico, alla soluzione dell’attuale epidemia e che i parlamenti europei non deleghino alle tecnocrazie ed alle burocrazie le decisioni collettivamente vincolanti;
e) pretendere, quindi, che la libertà personale di ogni persona, cittadino o no, non sia compressa mediante provvedimenti generici e generali, in aperta violazione dell’art. 13 della Costituzione italiana, ma attraverso provvedimento del giudice che, accertata la sussistenza delle ragioni di carattere sanitario ostative, disponga la limitazione minima indispensabile, sulla base di una normativa certa e previgente che disciplini i casi ed i modi;
f) vigilare affinché le autorità nazionali, ordinarie e straordinarie, europee ed indipendenti svolgano la loro funzione al servizio dei cittadini e delle persone e contrastare tutte le derive autoritarie che pongono i cittadini e le persone al servizio delle autorità nazionali, ordinarie e straordinarie, europee ed indipendenti.
La mozione alternativa
Di seguito il testo della mozione che non ha ottenuto i voti della maggioranza
MOZIONE GENERALE 1 – CIURCINA – i6857: Per un partito dei diritti individuali e sociali con la persona al centro
Il Partito Pirata, riunito nell’Assemblea congressuale Congresso del Partito per la Conoscenza” convocata in sede virtuale in data 17-18-19 Aprile 2020:
Rilevato che
La recente pandemia evidenzia una cosa molto importante: il valore di una società sta nelle persone che la compongono.
In Italia i cittadini si sono dimostrati estremamente responsabili anche se a volte gli “ordini” delle autorità sono stati contraddittori, illegittimi, irragionevoli od errati e la comunicazione si rivelava gravemente inadeguata.
Se le persone sono la parte più importante, sana, solida, resiliente della società, lo stesso non si può invece dire delle macchine sociali astratte, come per esempio lo Stato, le altre istituzioni pubbliche, le organizzazioni internazionali e il cosiddetto Mercato: ci sarà modo più avanti di verificare cosa ne resterà in futuro.
Abbiamo l’opportunità di proporre la costruzione di una società che mette l’uomo al centro, anziché lo Stato o il Mercato. Ciò significa, in questo contesto, lavorare per correggere gli errori delle sovrastrutture sociali, giuridiche e tecnologiche ereditate dai secoli passati.
Per correggere i “bug” della nostra società, è necessario creare condizioni che favoriscano l’esercizio del diritto alla conoscenza, facilitando il dialogo e il dibattito.
Occorre rimettere nel giusto ordine principî, valori, diritti e interessi in gioco, attuando un bilanciamento tra questi e dando priorità alle cose che contano veramente, come il diritto alla salute, il diritto alla libertà, il diritto alla conoscenza.
La crisi attuale ci dimostra che i diritti devono prevalere sugli interessi e sono tutti ugualmente importanti per la realizzazione della persona: il diritto alla salute e gli altri diritti sociali sono imprescindibili per costruire una società incentrata sulla persona.
La politica deve gestire le complessità, analizzando i problemi in modo da superare l’approccio settoriale, agendo in modo trasparente e verificabile, comunicando in modo chiaro ed esaustivo e adottando decisioni al giusto livello.
Questa crisi, come ogni altra, porterà con sé vantaggi, svantaggi, rischi e opportunità.
Siamo convinti che nei prossimi decenni cambieranno molte cose, alcune oggi imprevedibili: siamo ad un punto di svolta. Non c’è soltanto da ripensare ai piani per monitorare, contenere, mitigare e curare questa o la prossima pandemia. C’è un’intera società da ri-programmare con scelte coraggiose che saranno proposte da diversi attori.
Il governo centrale, che sia nazionale o regionale, dovrà assumere un ruolo di servizio, fungendo da regolatore, coordinatore e facilitatore rispetto alle proposte che arriveranno anche dal basso.
Inoltre la comunicazione tra centro e periferia dovrà essere molto più fluida, veloce e trasparente.
Oggi, invece, appare chiara l’incapacità degli Stati, soprattutto del nostro, di coordinare e modulare gli interventi palesando l’inadeguatezza della classe dirigente e l’impossibilità per la burocrazia di agire con la dovuta efficacia.
L’Assemblea del 18 Aprile 2020 chiede ai pirati, e a chiunque condivida il contenuto di questa mozione, impegnando gli organi dirigenti se approvata con la maggioranza qualificata prevista dallo statuto vigente, di perseguire i seguenti
OBBIETTIVI
A) riaffermare in ogni sede la centralità di tutti i diritti umani, individuali e sociali;
B) riaffermare in ogni sede la centralità della persona e delle relazioni tra pari;
C) agire attivamente per promuovere il cambiamento della società secondo i principi indicati sopra e quindi, per esempio:
(i) istituire il reddito d’esistenza (o Universal Basic Income);
(ii) disapplicare brevetti e altri diritti su beni immateriali quando il loro rispetto mette in pericolo i diritti fondamentali delle persone, come il diritto alla salute;
(iii) legalizzare il file sharing secondo la proposta d’ECI supportata dal Partito Pirata.