Forse non tutti sanno che da qualche giorno, al Palazzo delle Esposizioni di Roma, è stata inaugurata la mostra “CONDIZIONE ASSANGE. Quaranta ritratti di Miltos Manetas“, un’esposizione di ritratti di Julian Assange dell’artista greco che ha voluto rappresentare idealmente la condizione di reclusione e isolamento cui è sottoposto nel penitenziario di massima sicurezza di Belmarsh.
Una mostra chiusa al pubblico
La caratteristica unica che contraddistingue questa mostra sarà però la sua inaccessibilità!
Il pubblico infatti non potrà visitare la mostra in quanto, esattamente come Julian Assange a Belmarsh, la mostra è stata “reclusa” per dare un messaggio ancora più forte contro le condizioni della sua detenzione.
L’unica modalità per conoscerla ed esplorarla rimarranno la sua comunicazione e la sua documentazione attraverso i canali social e digitali di Palazzo delle Esposizioni e il profilo instagram.com/condizioneassange creato dall’artista per essere riempito di contenuti a partire dal momento dell’inaugurazione, l’11 maggio alle ore 18
Invitiamo tutti i pirati e anche i non pirati a visitare la mostra e l’account Instagram del progetto.
Un approccio diverso: Dormino e il suo “Anything to say”
Non possiamo dimenticare a questo punto un altro artista che ha voluto rendere omaggio al giornalista australiano e non solo a lui: il monumento itinerante “Anything to say” dello scultore Davide Dormino è un omaggio al coraggio di Assange, Snowden e Manning.
L’approccio, in questo caso è ancora diverso: la sedia (vuota) viene portata nelle piazze d’Europa per ricordare chi, come i nostri tre eroi, non può scendere in piazza insieme a noi.
Forse non tutti sanno che da qualche giorno, al Palazzo delle Esposizioni di Roma, è stata inaugurata la mostra “CONDIZIONE ASSANGE. Quaranta ritratti di Miltos Manetas“, un’esposizione di ritratti di Julian Assange dell’artista greco che ha voluto rappresentare idealmente la condizione di reclusione e isolamento cui è sottoposto nel penitenziario di massima sicurezza di Belmarsh.
Una mostra chiusa al pubblico
La caratteristica unica che contraddistingue questa mostra sarà però la sua inaccessibilità!
Il pubblico infatti non potrà visitare la mostra in quanto, esattamente come Julian Assange a Belmarsh, la mostra è stata “reclusa” per dare un messaggio ancora più forte contro le condizioni della sua detenzione.
Invitiamo tutti i pirati e anche i non pirati a visitare la mostra e l’account Instagram del progetto.
Un approccio diverso: Dormino e il suo “Anything to say”
Non possiamo dimenticare a questo punto un altro artista che ha voluto rendere omaggio al giornalista australiano e non solo a lui: il monumento itinerante “Anything to say” dello scultore Davide Dormino è un omaggio al coraggio di Assange, Snowden e Manning.
L’approccio, in questo caso è ancora diverso: la sedia (vuota) viene portata nelle piazze d’Europa per ricordare chi, come i nostri tre eroi, non può scendere in piazza insieme a noi.