Segnaliamo un intervento di Erminio Resegotti, pubblicato sul blog /ˈpaɪrət/ nel quale viene auspicata l’introduzione degli strumenti partecipativi popolari della democrazia diretta nel quadro costituzionale democratico.
Il testo è interessante in quanto espone in maniera sintetica i temi più rilevanti della discussione, senza addentrarsi in noiose questioni terminologiche.
Vogliamo infine aggiungere soltanto una considerazione riguardo alla tentazione di sopravvalutare l’importanza di regolamenti che, nelle intenzioni dei fautori, servirebbero a mitigare le naturali tendenze umane all’egoismo e delle loro ripercussioni sulla tendenza oligarchica delle società.
La regolazione, che si esprime dall’elaborazione di micro-statuti fino alla costruzione delle grandi carte costituzionali, è uno strumento che, come tutti gli strumenti, può essere sfruttato solo se usabile; ma questa usabilità si esplicita su due direzioni diverse:
da una parte, una costruzione attenta e che valuti l’impatto delle norme (ahinoi… tasto dolente)
dall’altra un sistema di istruzione che consenta a tutti i cittadini di comprendere le ragioni e i vantaggi della regolazione e, nel caso della democrazia, i vantaggi della dell’ordinamento democratico e della partecipazione dei cittadini.
Segnaliamo un intervento di Erminio Resegotti, pubblicato sul blog /ˈpaɪrət/
nel quale viene auspicata l’introduzione degli strumenti partecipativi popolari della democrazia diretta nel quadro costituzionale democratico.
Il testo è interessante in quanto espone in maniera sintetica i temi più rilevanti della discussione, senza addentrarsi in noiose questioni terminologiche.
Erminio Resegotti ha introdotto nella chat Telegram La Tolda dei Pirati e in un intervento durante l’assemblea streaming del 29 aprile il tema della democrazia diretta in diversi interventi in cui ha citato Moisei Ostrogorsky, il sociologo russo che occupa una parte importante del post che proponiamo.
Vogliamo infine aggiungere soltanto una considerazione riguardo alla tentazione di sopravvalutare l’importanza di regolamenti che, nelle intenzioni dei fautori, servirebbero a mitigare le naturali tendenze umane all’egoismo e delle loro ripercussioni sulla tendenza oligarchica delle società.
La regolazione, che si esprime dall’elaborazione di micro-statuti fino alla costruzione delle grandi carte costituzionali, è uno strumento che, come tutti gli strumenti, può essere sfruttato solo se usabile; ma questa usabilità si esplicita su due direzioni diverse: