La nuova Agorà sarà visibile a tutti, anche se non è stato ancora fissato un termine per il rilascio!
La vecchia Agorà sarà un ricordo consultabile solo agli iscritti.
Ma basterà questo renderla “pubblica” a farla anche divenire il principale vettore delle discussioni e quindi delle idee del Partito Pirata Italiano? Probabilmente sì.
E quali ulteriori accorgimenti potrebbero essere messi in opera per renderla ancora più efficace?
Di seguito vengono presentate alcune idee ma sarebbe sicuramente interessante se la comunità dei pirati iscritti, dei simpatizzanti, dei sostenitori e dei follower potesse alimentare questo dibattito.
Un voto sempre trasparente. Non solo per i “custodi” della macchina
L’architettura aperta di Agorà consente oggi di monitorare l’andamento del voto a chiunque abbia i permessi di amministrazione del sistema o di visibilità del DB.
Questa circostanza ha sollevato diversi malumori durante gli ultimi anni, malgrado il vantaggio di conoscere in tempo reale l’evoluzione delle posizioni di voto. Si tratta in pratica della stessa accusa che viene rivolta agli amministratori del sistema Rousseau.
Eppure si potrebbe risolvere aprendo a tutti gli iscritti (o anche ai non iscritti?) la visualizzazione dell’andamento dei voti: non dovrebbe comportare particolari difficoltà tecniche e aiuterebbe probabilmente a coinvolgere ancora di più gli attivisti.
Uno strumento per il “dibattito parlamentare”
Uno dei problemi noti di agorà è la difficoltà a interpellare i singoli membri. Spesso infatti alcuni degli aventi diritto al voto restano votanti silenziosi.
Questa circostanza ha determinato a volte una certa insofferenza sia da parte di utenti estremamente attivi sia da parte di quelli meno attivi ma almeno attivi nel vecchio forum o nelle chat non ufficiali del PP-IT: l’accusa di essere dei sockpuppet o comunque dei votanti sterili dal punto di vista dei contenuti viene spesso sollevata da parte di chi non ottiene i risultati sperati dalla presentazione delle mozioni.
Dal momento che il forum è oggi moribondo, in quanto formalmente non ufficiale e comunque aperto a tutti e non solo agli iscritti, si potrebbe pensare a un sistema di discussione che consenta il “dibattito parlamentare” senza dover per forza ricorrere lo strumento degli emendamenti, strumento che oggi dovrebbe essere riservato al miglioramento delle mozioni e non, come avviene oggi per mancanza di altre valvole di sffogo, alla discussione.
Una revisione del sistema degli emendamenti
Durante il Primo Congresso Nazionale si è sperimentata una nuova modalità di voto per le mozioni che prevede una votazione esplicita degli emendamenti.
Oggi infatti non esiste una votazione degli emendamenti ma solo una delega in bianco all’autore della mozione affinché accetti l’emendamento.
Ad oggi, l’autore potrà decidere se accogliere totalmente o in parte oppure non accogliere affatto l’emendamento proposto, mentre il proponente dell’emendamento può solo decidere se votare o meno la mozione.
Naturalmente chi non apprezza il mancato accoglimento dell’emendamento potrà sempre proporre una nuova mozione, ma è chiaro quale sia il problema maggiore di questo metodo: spesso non viene votato il contenuto della mozione ma il “prestigio” del proponente.
Una soluzione potrebbe essere diminuire il tempo in cui la mozione può essere modificata dall’autore, che integrerà o meno i suggerimenti del dibattito, e aggiugere un tempo tecnico per la votazione di emendamenti puntuali alla mozione.
Esattamente come avvenuto al Congresso Nazionale.
Una modifica di questo genere tuttavia non necessiterebbe solo di un’integrazione tecnica (il sistema del Congresso Nazionale aveva una componente manuale eccessiva) ma anche di una modifica regolamentare.
Tre proposte ma anche…
Quali sono le altre soluzioni che si potrebbero integrare nella Nea Agorà?
La nuova Agorà sarà visibile a tutti, anche se non è stato ancora fissato un termine per il rilascio!
La vecchia Agorà sarà un ricordo consultabile solo agli iscritti.
Ma basterà questo renderla “pubblica” a farla anche divenire il principale vettore delle discussioni e quindi delle idee del Partito Pirata Italiano? Probabilmente sì.
E quali ulteriori accorgimenti potrebbero essere messi in opera per renderla ancora più efficace?
Di seguito vengono presentate alcune idee ma sarebbe sicuramente interessante se la comunità dei pirati iscritti, dei simpatizzanti, dei sostenitori e dei follower potesse alimentare questo dibattito.
Un voto sempre trasparente. Non solo per i “custodi” della macchina
L’architettura aperta di Agorà consente oggi di monitorare l’andamento del voto a chiunque abbia i permessi di amministrazione del sistema o di visibilità del DB.
Questa circostanza ha sollevato diversi malumori durante gli ultimi anni, malgrado il vantaggio di conoscere in tempo reale l’evoluzione delle posizioni di voto. Si tratta in pratica della stessa accusa che viene rivolta agli amministratori del sistema Rousseau.
Eppure si potrebbe risolvere aprendo a tutti gli iscritti (o anche ai non iscritti?) la visualizzazione dell’andamento dei voti: non dovrebbe comportare particolari difficoltà tecniche e aiuterebbe probabilmente a coinvolgere ancora di più gli attivisti.
Uno strumento per il “dibattito parlamentare”
Uno dei problemi noti di agorà è la difficoltà a interpellare i singoli membri. Spesso infatti alcuni degli aventi diritto al voto restano votanti silenziosi.
Questa circostanza ha determinato a volte una certa insofferenza sia da parte di utenti estremamente attivi sia da parte di quelli meno attivi ma almeno attivi nel vecchio forum o nelle chat non ufficiali del PP-IT: l’accusa di essere dei sockpuppet o comunque dei votanti sterili dal punto di vista dei contenuti viene spesso sollevata da parte di chi non ottiene i risultati sperati dalla presentazione delle mozioni.
Dal momento che il forum è oggi moribondo, in quanto formalmente non ufficiale e comunque aperto a tutti e non solo agli iscritti, si potrebbe pensare a un sistema di discussione che consenta il “dibattito parlamentare” senza dover per forza ricorrere lo strumento degli emendamenti, strumento che oggi dovrebbe essere riservato al miglioramento delle mozioni e non, come avviene oggi per mancanza di altre valvole di sffogo, alla discussione.
Una revisione del sistema degli emendamenti
Durante il Primo Congresso Nazionale si è sperimentata una nuova modalità di voto per le mozioni che prevede una votazione esplicita degli emendamenti.
Oggi infatti non esiste una votazione degli emendamenti ma solo una delega in bianco all’autore della mozione affinché accetti l’emendamento.
Ad oggi, l’autore potrà decidere se accogliere totalmente o in parte oppure non accogliere affatto l’emendamento proposto, mentre il proponente dell’emendamento può solo decidere se votare o meno la mozione.
Naturalmente chi non apprezza il mancato accoglimento dell’emendamento potrà sempre proporre una nuova mozione, ma è chiaro quale sia il problema maggiore di questo metodo: spesso non viene votato il contenuto della mozione ma il “prestigio” del proponente.
Una soluzione potrebbe essere diminuire il tempo in cui la mozione può essere modificata dall’autore, che integrerà o meno i suggerimenti del dibattito, e aggiugere un tempo tecnico per la votazione di emendamenti puntuali alla mozione.
Esattamente come avvenuto al Congresso Nazionale.
Una modifica di questo genere tuttavia non necessiterebbe solo di un’integrazione tecnica (il sistema del Congresso Nazionale aveva una componente manuale eccessiva) ma anche di una modifica regolamentare.
Tre proposte ma anche…
Quali sono le altre soluzioni che si potrebbero integrare nella Nea Agorà?
L’area dei commenti è aperta a tutti!