In Italia è necessario un Partito Pirata funzionante ma oggi purtroppo non è così! Inoltre, la quota di iscrizione al partito pirata italiano è oggi straordinariamente alta e potrà essere abbassata ma solo se entreranno nuove risorse che possano eliminare questa malevola e inopportuna barriera di ingresso.
Ma perché qualcuno dovrebbe investire almeno sessanta euro per entrare in un partito così poco attivo, costituito da una cinquantina scarsa di persone di cui una parte è stata anche impossibilitata a esprimere il voto attraverso un processo di estromissione basato su clausole vessatorie e non regolamentari? Un partito attualmente impegnato soprattutto nel far ottenere visibilità ai membri del proprio direttivo?
Per quale motivo dunque possiamo chiedere a un cittadino di pagare un salato biglietto di ingresso per una specie di inferno tutto italiano in cui l’immobilismo e l’autofagia regnano sovrani?
Il motivo è che il Partito Pirata è un simbolo che sta diventando sempre più vuoto, un simbolo che può diventare l’inizio di una variazione culturale preziosa.
Ma questa potrebbe essere l’ultima possibilità di ripararlo.
Perché riparare è meglio? #RepairDay!
- Il Partito Pirata è l’unico partito che si sia presentato alle elezioni europee del 2019 con un unico programma europeo
- Come insegna il caso Assange, sostanzialmente ignorato dalla politica italiana, un Partito Pirata forte è l’unica possibilità di far entrare nella politica il tema della difesa della libertà di informazione contro la violazione del diritto di informare
- Di fronte ai continui tentativi di monitorare tutte le comunicazioni elettroniche solo una presenza del Partito Pirata nel panorama politico può costituire una barriera forte per la tutela del diritto alla privacy di tutti i cittadini
- I processi decisionali della politica sono opachi e questo agevola la corruzione, l’arbitrio, l’interferenza delle mafie e di tutte le più spregiudicate potenze straniere. Come insegna il caso del Partito Pirata Ceco, l’azione dei pirati è stata una formidabile arma per la tutela della libertà dello Stato dai potentati economici e dalla malversazione die fondi europei
- L’adozione di piattaforme tecnologiche proprietarie e illegali per la didattica a distanza, piattaforme su cui oggi la Pubblica Istruzione costringe obbligatoriamente gli studenti di tutta l’Italia è stata promossa da tutte le forze politiche
- Il Partito Pirata è l’unico partito che potrebbe aiutare le associazioni che si occupano di ambiente e di tutela del tessuto cittadino a esercitare un monitoraggio legale e trasparente sui numerosi scandali che affliggono il territorio
- Non c’è altra forza politica che possa farsi ascoltare sui danni che la normativa sul diritto d’autore provoca alla libertà di circolazione della conoscenza
- La proposta per un reddito di base universale e incondizionato (incondizionato: non condizionato da particolari requisiti) è un tema sostenuto da tutto il movimento pirata ma oggi viene affrontata nel nostro paese solo come mezzo per mietere consensi da parte si alcune categorie di persone
- L’ambiente viene difeso dal movimento pirata non attraverso inutili campagne istituzionali di “sensibilizzazione” ma attraverso la pratica della trasparenza, dell’analisi di impatto delle leggi, la cultura del riuso contro l’obsolescenza programmata e la difesa delle categorie sociali più esposte
- L’Europa non è ancora diventata un solo Paese e questo perché le barriere culturali e legali non lo permettono: in tutto il mondo democratico, il Parlamento Europeo, espressione di tutti i cittadini, è l’unico parlamento che non può presentare leggi (solo la Commissione, espressione dei governi, ha tale prerogativa), i cittadini europei ignorano le vicende continentali a causa di un informazione complice che concentra l’attenzione sul gossip politico nazionale. Ecco perché un partito europeo come quello Pirata può contribuire a un forte cambio di paradigma. Ma lo potrà fare solo se i tanti pirati d’Italia, i tanti Pirati che ancora non sanno di esserlo, si uniranno insieme!
Allora? Vuoi dare un contributo anche tu al nostro #RepairDay?
In Italia è necessario un Partito Pirata funzionante ma oggi purtroppo non è così! Inoltre, la quota di iscrizione al partito pirata italiano è oggi straordinariamente alta e potrà essere abbassata ma solo se entreranno nuove risorse che possano eliminare questa malevola e inopportuna barriera di ingresso.
Ma perché qualcuno dovrebbe investire almeno sessanta euro per entrare in un partito così poco attivo, costituito da una cinquantina scarsa di persone di cui una parte è stata anche impossibilitata a esprimere il voto attraverso un processo di estromissione basato su clausole vessatorie e non regolamentari? Un partito attualmente impegnato soprattutto nel far ottenere visibilità ai membri del proprio direttivo?
Per quale motivo dunque possiamo chiedere a un cittadino di pagare un salato biglietto di ingresso per una specie di inferno tutto italiano in cui l’immobilismo e l’autofagia regnano sovrani?
Il motivo è che il Partito Pirata è un simbolo che sta diventando sempre più vuoto, un simbolo che può diventare l’inizio di una variazione culturale preziosa.
Ma questa potrebbe essere l’ultima possibilità di ripararlo.
Perché riparare è meglio? #RepairDay!
Allora? Vuoi dare un contributo anche tu al nostro #RepairDay?